I Chakra

La funzione principale dei chakra è quella di assorbire l'energia, metabolizzarla, alimentare le aure e, infine, rilasciare o emettere energia all'esterno.
Di fatto, però, le funzioni dei chakra sono numerose e complesse; ad alcune accenneremo, ma per una più approfondita conoscenza rimandiamo a testi specifici sull'argomento (I Chakra di L. Tuan, pubblicato da Giovanni De Vecchi Editore).

Quasi tutti i ricercatori e gli osservatori considerano ogni chakra, più che una ruota, una sorta di imbuto, in cui l'energia scorre con moto ascendente e discendente e contemporaneamente gira.
I chakra si "innestano" sui canali energetici e, più precisamente, nel punto di incrocio dei flussi energetici.
Il loro numero è infinito; noi prenderemo in considerazione solo i sette più importanti.
Il primo e il settimo dei chakra principali sono singoli, mentre gli altri cinque sono doppi e presentano quindi un aspetto anteriore (A) e un aspetto posteriore (B).
Dal secondo al quinto, la parte anteriore si relaziona con i sentimenti e le emozioni, la parte posteriore con la volontà.
Il sesto (A e B) e il settimo sono connessi con la mente e con la ragione.
Il primo e il settimo sono le due estremità del canale energetico principale e collegano l'essere umano da un lato con l'universo, dall'altro con la terra.

In ogni aura sono rappresentati tutti e sette i chakra principali, anche se ogni chakra è relativo a una specifica aura.
Più in dettaglio: ogni chakra, che è associato alla propria aura (il primo chakra alla prima aura, il secondo alla seconda e così di seguito), possiede più strati, esattamente 7 (quante sono le aure), ed è quindi presente in tutte le aure.
Automaticamente ogni aura possiede la propria serie completa dei sette chakra principali.
Questa particolare configurazione ha un risvolto importantissimo.

L'energia metabolizzata dai chakra, infatti, entra con le proprie informazioni direttamente nelle aure e, pertanto, raggiunge livelli di coscienza e consapevolezza sempre più profondi a mano a mano che vengono interessate le aure più "spirituali" (quinta, sesta e settima) e che lo stato del chakra, in quell'aura, si apre e si attiva.
Ecco perchè tutti sostengono che è importante che i chakra siano aperti e attivi nella loro interezza.


chakra

 

La perfetta funzionalità e correlazione dei chakra, infatti, è sinonimo di buona salute, ma la totale apertura di ogni singolo chakra è winonimo di evoluzione e la totale apertura di tutti i chakra a tutti i livelli significa raggiungere quella che i maestri orientali chiamano "illuminazione".

Ogni chakra sovrintende a determinati organi e svolge particolari funzioni a livello emotivo, psichico e spirituale.
Esistono tra i sette chakra principali dei collegamenti di affinità:

- il primo con il settimo: l'energia di base con l'energia spirituale;
- il secondo con il sesto: l'energia del sentire a livello materiale con l'energia del sentire a livello extrasensoriale;
- il terzo con il quinto: l'energia della mente operativa e del potere personale con l'energia della mente superiore e della comunicazione;
- il quarto, in mezzo: ponte fra i tre chakra inferiori e i tre superiori e fucina alchemica della trasformazione.

Ogni chakra ha un colore che è in relazione con quello dell'aura corrispondente e che deriva dalla frequenza della vibrazione del chakra stesso.
A ogni chakra sono abbinati un mantra (formula cui è attribuito un valore evocativo) e un suono corrispondente a quello di una nota musicale.

 

chakra

 

 

I nomi dei chakra sono di origine orientale, mentre in Occidente vengono identificati con un numero o riferendosi al centro o al plesso fisico interessato.
Ad alcuni chakra è anche normalmente abbinato un elemento naturale, secondo le teorie della medicina tradizionale cinese.
Nella rappresentazione orientale, i chakra possiedono un numero vaiabile di "petali", come se fossero dei fiori.
L'interpretazione occidentale li ha trasformati, con una visione più tecnica, in vortici di energia, dei piccoli coni di energia vorticante.



 

 Dal Web.


 

Origine e significato del termine Chakra
Il termine “Cakra” che viene trasformato solitamente in “Chakra”, è di origine sanscrita e significa “ruota”, ma ci sono varie accezioni tra cui quella di “plesso” o “vortice”. È un termine utilizzato nella filosofia e nella fisiologia tradizionali indiane. Nella filosofia occidentale attuale i chakra alcune volte vengono identificati con il nome di Centri di Forza o Sensi Spirituali. In sostanza i chakra sono considerati centri simbolici del corpo umano. All’interno di questo sistema simbolico si manifesterebbe un’energia definita in vari modi. Possiamo venire a conoscenza di tale energia attraverso i vari sistemi yoga o nelle diverse tradizioni induiste, buddhiste. In ogni caso in molte tradizioni i chakra vengono associate ad una sorta di valvole energetiche. Se avviene uno squilibrio a livello di un chakra allora si determinerebbe uno squilibrio di energia nei determinati organi ad esso associato. Nelle moderne terapie naturali alternative poggiano sul concetto dei chakra come la Cristalloterapia ed il Reiki, insieme alla Riflessologia e l’Aromaterapia anche se con metodi diversi. In effetti possiamo constatare che i 7 chakra corrispondono proprio alle sette ghiandole di secrezione interna al sistema endocrino e hanno la funzione di stimolare la produzione di ormoni all’interno della ghiandola.

 

Il Chakra in relazione al "Fior di Loto".
I chakra vengono associati al fiore del Loto. Questo accade poiché anche se esso nasce in acque stagnanti, dà origine ad un fiore candido e di grande bellezza. Grazie a questa sua caratteristica è considerato un emblema di purezza; nonostante nasca nel fango non ha nulla di esso. Ogni “loto”, si caratterizza per avere un numero specifico di petali, un particolare “Yantra” o forma geometrica, un mantra è associato ad un elemento, ad un senso e ad un colore. Non solo gli esseri umani ma anche la gran parte degli animali ed alcune piante avrebbero sette chakra principali.

 

Fonte: www.ilgiardinodegliilluminati.it