Non vi è alcun dubbio che i profumi esercitino una grande influenza sulle persone: stimolano la fantasia, evocano e
contribuiscono a creare immagini, suoni, ricordi e soprattutto emozioni; ogni fragranza suggerisce una personalità o uno stato d’animo.
Al giorno d’oggi i profumi non sono più considerati un lusso occasionale, ma un piacere quotidiano che mantiene inalterato il proprio fascino.
In un modo o nell’altro, tutti ne fanno uso e molti si sentono praticamente nudi senza di essi.
Al giorno d’oggi i profumi non sono più considerati un lusso occasionale, ma un piacere quotidiano che mantiene inalterato il proprio fascino.
In un modo o nell’altro, tutti ne fanno uso e molti si sentono praticamente nudi senza di essi.
Una mania universale.
Il profumo è sempre stato considerato misterioso e speciale.
Una fragranza gradevole non solo ha il potere di conferire fascino e carattere alla persona, ma esercita anche una certa influenza sulla mente: evoca antichi ricordi, stimola l’immaginazione, condiziona lo stato emotivo e spirituale.
La passione universale per i profumi è indiscutibile.
Il profumo non è più considerato un lusso occasionale e la sua aura magica si è affermata come innocente peccato quotidiano.
In un modo o nell’altro pressoché tutti ne fanno uso e, addirittura, molti si sentono letteralmente nudi se ne sono privi.
A prescindere dalla funzione di benessere, eccitazione o rilassamento che se ne può ricavare, un bouquet particolare comunica qualcosa della propria personalità.
Benchè sia parte della vita di tutti i giorni, il profumo può assurgere a vera e propria arte; imparando a conoscere la loro natura e, in particolare, la vastissima gamma di sfumature che compongono la famiglia delle fragranze, scoprirete come scegliere, usare e creare quelle più adatte a voi.
Il profumo non è un’invenzione dell’uomo, bensì un dono della natura.
A volte viene indicato come l’anima del fiore, un paragone tratto dalla filosofia per affermare che l’anima dell’uomo trova una corrispondenza dal nervo olfattivo, poiché l’olfatto è considerato il più etereo fra i cinque sensi.
Analizzeremo il senso dell’odorato e le diverse fonti delle fragranze presenti in natura, con una breve digressione sulla psicologia degli odori.
Spesso i profumi gradevoli sono stati associati a concetti sacri e puri, e i cattivi odori al male.
Si narra che i Campi Elisi, il paradiso dell’antica Grecia, fossero circondati da cancelli di cannella e da un fiume piuttosto profondo nuotando nel quale si sprigionava tutt’attorno una nebbiolina profumata.
Nelle antiche religioni, il profumo era considerato un attributo divino e i segreti della profumeria erano custoditi dai sacerdoti.
Il profumo è sempre stato considerato misterioso e speciale.
Una fragranza gradevole non solo ha il potere di conferire fascino e carattere alla persona, ma esercita anche una certa influenza sulla mente: evoca antichi ricordi, stimola l’immaginazione, condiziona lo stato emotivo e spirituale.
La passione universale per i profumi è indiscutibile.
Il profumo non è più considerato un lusso occasionale e la sua aura magica si è affermata come innocente peccato quotidiano.
In un modo o nell’altro pressoché tutti ne fanno uso e, addirittura, molti si sentono letteralmente nudi se ne sono privi.
A prescindere dalla funzione di benessere, eccitazione o rilassamento che se ne può ricavare, un bouquet particolare comunica qualcosa della propria personalità.
Benchè sia parte della vita di tutti i giorni, il profumo può assurgere a vera e propria arte; imparando a conoscere la loro natura e, in particolare, la vastissima gamma di sfumature che compongono la famiglia delle fragranze, scoprirete come scegliere, usare e creare quelle più adatte a voi.
Il profumo non è un’invenzione dell’uomo, bensì un dono della natura.
A volte viene indicato come l’anima del fiore, un paragone tratto dalla filosofia per affermare che l’anima dell’uomo trova una corrispondenza dal nervo olfattivo, poiché l’olfatto è considerato il più etereo fra i cinque sensi.
Analizzeremo il senso dell’odorato e le diverse fonti delle fragranze presenti in natura, con una breve digressione sulla psicologia degli odori.
Spesso i profumi gradevoli sono stati associati a concetti sacri e puri, e i cattivi odori al male.
Si narra che i Campi Elisi, il paradiso dell’antica Grecia, fossero circondati da cancelli di cannella e da un fiume piuttosto profondo nuotando nel quale si sprigionava tutt’attorno una nebbiolina profumata.
Nelle antiche religioni, il profumo era considerato un attributo divino e i segreti della profumeria erano custoditi dai sacerdoti.
I sacerdoti egizi, ad esempio, praticavano l’arte dei profumi come un mistero religioso, utilizzando le fragranze nei riti
di adorazione degli dei e in quelli funebri dei grandi sovrani.
Nel corso dei secoli, grazie al diffondersi della conoscenza delle tecniche di preparazione, sempre più persone hanno fatto uso di profumi.
Parleremo delle origini del profumo e alla sua affascinante storia, dall’antico impiego nelle cerimonie religiose all’attuale industria multimiliardaria con scienziati capaci di catturare la fragranza di un fiore e riprodurla sinteticamente.
L’arte della profumeria è basata sulla natura, un modello che offre una gamma pressoché infinita di combinazioni.
Da quanto si è in grado di sapere, il primo a ricavare un olio essenziale da un fiore tramite distillazione fu un alchimista.
Nell’antichità si faceva ricorso all’alchimia per trasformare qualsiasi materia, e non solo i metalli poveri, in oro; alcuni alchimisti ricercavano un elisir universale che, nei loro sogni, avrebbe restituito la giovinezza e prolungato la vita.
Forse la distillazione di oli dai fiori potrebbe essere stato un tentativo di catturare l’essenza romantica emanata dalla pianta allo scopo di affascinare coloro che l’avessero odorata.
Oggi il profumiere deve avere un’ottima conoscenza della chimica, essere un po’ artista e un po’ poeta e capire la psicologia umana: un compito tutt’altro che semplice.
La gamma delle fragranze è vastissima e si amplia ogni anno; la maggior parte dei profumi sono ancora in commercio, mentre altri sono scomparsi ormai da tempo.
I profumi possono essere usati in molti modi, tra i quali, per preparare una serie di cosmetici, ad esempio shampoo, creme, sali da bagno e lozioni.
Nel corso dei secoli, grazie al diffondersi della conoscenza delle tecniche di preparazione, sempre più persone hanno fatto uso di profumi.
Parleremo delle origini del profumo e alla sua affascinante storia, dall’antico impiego nelle cerimonie religiose all’attuale industria multimiliardaria con scienziati capaci di catturare la fragranza di un fiore e riprodurla sinteticamente.
L’arte della profumeria è basata sulla natura, un modello che offre una gamma pressoché infinita di combinazioni.
Da quanto si è in grado di sapere, il primo a ricavare un olio essenziale da un fiore tramite distillazione fu un alchimista.
Nell’antichità si faceva ricorso all’alchimia per trasformare qualsiasi materia, e non solo i metalli poveri, in oro; alcuni alchimisti ricercavano un elisir universale che, nei loro sogni, avrebbe restituito la giovinezza e prolungato la vita.
Forse la distillazione di oli dai fiori potrebbe essere stato un tentativo di catturare l’essenza romantica emanata dalla pianta allo scopo di affascinare coloro che l’avessero odorata.
Oggi il profumiere deve avere un’ottima conoscenza della chimica, essere un po’ artista e un po’ poeta e capire la psicologia umana: un compito tutt’altro che semplice.
La gamma delle fragranze è vastissima e si amplia ogni anno; la maggior parte dei profumi sono ancora in commercio, mentre altri sono scomparsi ormai da tempo.
I profumi possono essere usati in molti modi, tra i quali, per preparare una serie di cosmetici, ad esempio shampoo, creme, sali da bagno e lozioni.